Iscrive uno dei fondatori del sindacato della Polizia di Stato
Dopo il grande “bum economico degli anni 60”, ove i veri ed eroici protagonisti sono stati ancora una volta i nostri antenati lavoratori e cioè coloro che hanno affrontato oltre il decennio, immani fatiche ed enormi sacrifici umani, e, purtroppo, come sempre o quasi, avviene nella storia del nostro stupendo Paese, i meriti raggiungono immeritatamente sciacalli e parassiti e raramente i veri autori che effettivamente hanno offerto in immolazione, parte o tutto della loro esistenza!
Da quelle vicissitudini, negli anni 70 del secolo andato, nacque lo “”Statuto dei Lavoratori “” quello che venne definito il “capolavoro” di Gino Giugni, un ordinamento che finalmente chiariva lo spirito di Autotutela del Lavoratore, ove vennero iscritte le laboriosità, i diritti e la dignità dell’uomo!
Ebbene … Il Sindacato di Polizia ebbe vita ispirandosi fortemente ai principi Costituzionali, (in particolare all’art.1) ed allo Statuto dei Lavoratori, valori impressi, stabiliti e sanciti sulla legge 121/81!
Se andiamo a ripercorrere tali valori, ispirati alle: -” Libertà – Dignità – Etica e Deontologia Professionale” nel Sindacato Coevo, cosa troviamo? Cosa rileviamo nella contemporaneità sindacale della Polizia di Stato e non solo?
Troviamo altre componenti che potremmo definire aliene: – Le onnipresenti raccomandazioni sindacali – i privilegi elargiti dal sindacato – la Cogestione con l’Amministrazione – l’Opportunità di fare Carriera Professionale tramite il Sindacato – la Viltà – le Menzogne … è un elenco così
dannatamente oblungo che non appare possibile soddisfarlo!
D’altronde, il virus Sars-Cov-2, ha denudato tali imperfezioni umane e le patologie delle OO.SS. della Polizia di Stato e non solo, già etichettate in altri comunicati quali “”Sindacati Gialli” e cioè organizzazioni incline ai piaceri della Controparte!
Prossimamente iscriveremo le gesta, le connivenze e sudditanza di alcuni Sindacati cosiddetti più Rappresentativi, nei confronti della Controparte, in particolare emerse chiaramente nell’Odissea del Covid-19, dal momento che tali asservimenti affiorano, preoccupano ed inquietano l’autore nell’attuale “” Rinnovo del “Contratto di Lavoro” “!
La presenza della mia persona nel Sindacato OSA Polizia, non è casuale! E’ noto a chiunque, che la umiltà della saggezza impone pacatezza e definizione nella osservazione, fintantoché non viene superato il limite tollerabile ed ecco che in quel momento viene in soccorso la determinazione del saggio: – Ora Basta … “Mi sono rotto il …..””!
È nientemeno la reazione umana di chi ha vissuto e sofferto sulla propria esistenza, decenni di nefandezze di vario tipo, soprusi che incredibilmente hanno erogato energia per battermi contro un sistema irrazionale ed ottuso, per liberare la Polizia da un regime militare tiranno che soffocava i diritti, la dignità e la professionalità del Poliziotto!
Pertanto sono qui e rimarrò in queste lande, per tentare nuovamente di riattivare e difendere i principi di libertà, i diritti violati, la dignità, la giustizia e le pari opportunità per tutti i Poliziotti e non!
Debbo “esorcizzare” quest’ultimo appellativo … una volta per tutte!
La etimologia Poliziotto, non sempre è condivisa dagli addetti ai lavori, quasi fosse un termine dispregiativo! Mentre, nella reale bibliografia, il nostro pensiero trova armonia e conforto nella sublime letteratura della storia, ove l’appellativo Poliziotto esprimeva e narra ancor, i momenti di affettuosità nei confronti dell’uomo, che, oltretutto lo completa nella culla dell’antica civiltà Greca “ La Polis”, quale titolo nobiliare che racchiudeva ed include i valori sociali della tutela del cittadino ed allo stesso tempo del rispetto della legge, nondimeno ne vezzeggia le facoltà e le libertà umane, che sono essenzialmente gli elementi fondanti della sicurezza del cittadino!
Soddisfatto l’epiteto nobiliare di Poliziotto, almeno lo spero, noi come OSA Polizia non siamo antagonisti ai colleghi iscritti ad altri Sindacati di Polizia, dei quali abbiamo il massimo rispetto e stima, ma siamo coloro che sono e saranno preposti ad assicurare e diffondere, elementi reali e concreti di verità nascoste, finalizzati a far riflettere i colleghi, sull’Etica Sindacale ed Istituzionale della Polizia di Stato, indecorosamente avviata al crepuscolo della degenerazione sociale ed Istituzionale.
Che il Futuro ci sia Amico !!!
Aversa (CE), lì 09 giugno 2024 Claudio Cianchella
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