Adeguamento economico delle pensione – stipendi alle dinamiche dell’inflazione
L’immane Inganno della perequazione
Lo splendore della nostra stupenda Penisola è inondato da innumerevoli “fiabe e fandonie istituzionali”, elementi culturali che probabilmente ebbero origini al crepuscolo dell’Impero Romano d’Occidente!
Se quali vittime ed attenti osservatori, abbiamo la saggia pazienza, probabilmente riusciremo a percepire che la fantasia istituzionale più eclatante è la frottola sulla “Inflazione”!
Come tutti, siamo a conoscenza, la “inflazione” è un appellativo coevo che proviene dalla denominazione Latina “Gonfiatura”, un pensiero che affonda la deviata interpretazione nelle coscienze poco attendibili! Nella sintesi, riportiamo una dinamica espansiva di glottologia, che immagina un prolungamento generalizzato del livello medio dei prezzi nella loro totalità. Allorquando questi elementi di interrelazione permangono nel tempo, entriamo nella condizione di “inflazione”!
Ma cosa avviene nella materialità sociale! Accade che la valutazione o la “rigorosa anamnesi” che individua la inflazione, è programmata su dati emanati da un celebre soggetto che risponde all’appellativo ISTAT (Istituto Nazionale Statistica), ovvero un organismo che analizza e prevede le analisi economiche, sociali ed ambientali, ove i dati attinenti a loro volta analizzati, hanno le origini dalle varie Amministrazioni, Enti ed Organismi Pubblici Nazionali.
Tuttavia, non possiamo ignorare, considerate le qualità culturali e gli usi e costumi del nostro splendido Paese, quanti e quali sono le imperfezioni nel comunicare e nel ricevere tali informazioni.
Orbene … Sulle enunciate valutazioni espresse dall’ISTAT, il Governo è deputato ad emanare Provvedimenti o Decreti finalizzati ad impedire o prevenire, che al Cittadino venga vanificato o peggio colpito dal celebre, diffuso e prezioso epiteto “Potere d’Acquisto”!
Sono oramai variegati e frustranti i decenni, ove i provvedimenti cosiddetti di perequazione, somigliano ad una competizione, dove i “concorrenti politici” gareggiano al ribasso, ovvero si esibiscono nella interpretazione del deprezzamento dei dati Istat (diciamo noi, già per sé stessi non molto attendibili), con il criterio interpretativo dei dati con le medesime modalità degli elementi cellulari biologici! Le conseguenze sono a dir poco catastrofiche: l’Impoverimento delli classi medie e la “fame” per quelle cosiddette deboli!
Di contro, alle eventuali, timidissime e rarissime contestazioni dei Sindacati, il Governo di turno si ostenta con l’ormai celebre alibi; – “non ci sono i soldi”! Queste maledette ed urticanti giustificazioni, purtroppo hanno funzionato per decenni e pertanto riteniamo che è giunto il momento di fare chiarezza sulla perifrasi ed iniziamo a rispondere: – “Però esistono degli immani sprechi ”!
Le previsioni inerenti alle perequazioni economiche per i pensionati nel futuro anno del signore 2025, si prevedono così onerose, con aumenti molto consistenti, che oscillano dai 3 (tre) a 9 (nove) euro mensili lordi cadauno!
Ebbene, in altre circostanze, ho iscritto, che, nel contempo solamente il favoloso “formaggio” Italiano, per dirne una, lo stesso giorno è aumentato di 4,70 euro al Kg! È una estremizzazione del discorso? No! È la nuda e pura realtà!
Come possiamo notare la dinamica di perequazione in atto appare obsoleta ed irrazionale, dal momento che la crescita dei beni al consumo è così rapida che la elefantiaca “perequazione”, sbandierata dal Governo di Turno, non solo non influisce, ma perde repentinamente terreno! È come gareggiare nella corsa fra un pedone ed una vettura di F1!
Nella fase introduttiva abbiamo enunciato agli “””Sprechi della Pubblica Amministrazione“”” Ebbene … Voci incontrollate che potrebbero dire il vero, enunciano che le cosiddette “Consulenze” nel nostro amato Paese, vengono remunerate con uno sciagurato “investimento” di circa 30 miliardi di euro, provenienti dai soliti soldi pubblici! Tali remunerazioni, ovvero sprechi, nella stragrande maggioranza, sono dovuti alla inabilità della Classe Politica ed Istituzionale! È un concetto chiaro e semplice!” Non solo…
In ambienti investigativi, sempre “incontrollati”, si sussurra e bisbiglia, che milioni di euro vengono distolti e divisi fra il richiedente la consulenza ed il consulente medesimo! Inoltre, altre fonti “incontrollate”, divulgano negli spazi sociali gli “importi lordi” di decine o forse centinaia di miliardi di euro, “investiti” nel funesto mondo della “Corruzione ed Evasione Fiscale”!
Orbene … innanzi a queste enormi ed immani fiumi di danaro pubblico, che precipitano inevitabilmente nel contenitore degli sprechi, ovvero nelle tasche dei lestofanti, imbroglioni e delinquenti, come dovrebbe comportarsi un Cittadino o Pensionato, qualora il Governo dovesse approvare il presunto e dibattutissimo provvedimento di 20 euro annue di risparmio sulla tassa di circolazione e forse 3 o 9 euri mensili di aumento sulle miracolose perequazioni?
E la chiamano ancora perequazione?
Che il Futuro ci sia Amico … Ne abbiamo tremendamente bisogno!
Aversa (CE), lì 16 dicembre 2024
Il Segretario Nazionale Vicario
Claudio Cianchella
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