POLIZIA DI Stato
“”” Il Fuoco Amico “””
Da alcuni decenni nella Polizia di Stato sono stati rilevati elementi autoimmuni e macrofagi fuori controllo, cellule delle istituzioni, le quali, anziché distruggere gli Agenti Patogeni che insidiano la democrazia dell’istituzione medesima, annientano le cellule sane della Libertà, Dignità, Professionalità e quelle Sindacali, valori questi ultimi, conquistati con sacrifici immani ed in qualche circostanza anche con la vita!
Tracce consistenti di autoimmunità neurali, le abbiamo rilevate anche nei programmi di studi nelle Scuole di Polizia, ove gli allievi apprendono in forma molto circoscritta, le norme della legge 121/81, cosiddetta Riforma di Polizia, ma “stranamente” l’oscurantismo dei testi biblici didattici, nega la Gloriosa esistenza della stupenda Storia che ha dato la vita medesima alla Riforma! È una delle “distrazioni” dei cosiddetti “indirigenti”? Chiedetelo e vedrete la reazione!
Le motivazioni di questo plumbeo didascalico, purtroppo non esclusivamente didattico, debbono essere ricercate negli eventuali nervosismi o eccitazioni, perché ripudiamo credere ad una forma cronica di amnesia culturale, probabilmente entrambe scaturite dalla “rivoluzione culturale e giuridica”, che videro protagonisti assoluti i Poliziotti, la cosiddetta “Base”, coloro che maggiormente soffrirono quel sistema militare tirannico e dispotico!
È evidente, che dopo siffatta premessa, quale “carbonaro, movimentista ed attivista”, l’onere, l’onore incombe nella mente mia ed il pensiero impone ad aprire una pagina stupenda dei Poliziotti dell’epoca, narrazione che arpeggia ancor le gesta coraggiose e la caparbietà posta in essere dai colleghi andati, per conquistare l’immane sentimento della Dignità nei sacri viali delle Libertà!
La Riforma di Polizia non è stata una “Codex Lustinianus”, alcun editto è stato emanato, come vorrebbero farci intendere, ma è stata una meravigliosa lotta alla stupidità umana, la narrazione di un processo di evoluzione culturale istituzionale rivoluzionario!
Moltissimi di questi Grandi Colleghi, hanno raggiunto i declivi della Gloria, dopo enormi immolazioni, sofferenze, trasferimenti improvvisi … “sbattuti” in sedi cosiddette disgraziate, con la Motivazione Magica … Per Opportunità! Sulle cosiddette note caratteristiche annuali, veniva ignobilmente iscritto “Insofferente alla disciplina militare”, appellativo, che, per quella ottusa classe “indirigente” era valutata quale onta professionale, un disonore! Nel tempo in cui per Noi “carbonari”, era un titolo Nobiliare di Appartenenza.
Alcuno abbia timore di “gridare” che la Polizia di Stato è stata conquistata dai Poliziotti, da quelli che pativano, da quelli che avevano il coraggio ed il “palato” della Democrazia, non dalla pensata classe sovrastante, la quale ancora nel coevo, non ha paternità alcuna, alcun merito, alcun vanto nel pronunciarne il nome.
Il “mondo” cambia, non lasciatevi abbindolare, ancora una volta!
Inizialmente, erano tutti contro i Carbonari, tranne che il Grande Giornalista Franco Fedeli, era Lui il punto di riferimento sicuro ed affidabile, il resto era terreno ostile … Chiunque di Noi poteva essere arrestato e trattenuto nelle “celle di rigore” senza difesa e menzione alcuna; chiunque poteva essere “Consegnato” agli “arresti domiciliari” per giorni e mesi, nel silenzio più assordante e finanche ignorato; non raramente era ripudiato anche dai colleghi, i quali sono stati incredibilmente quelli che in avanti hanno goduto i valori della Riforma! Tale misero, ignobile e discriminante comportamento, potrebbe essere, in qualche modo, paragonato (in grandi linee), ai colleghi NON VACCINATI nel periodo del Covid-19 …
Contro i Carbonari era la “Democrazia Cristiana”, tutti i Partiti della Cosiddetta Destra, i primi incontri “di terzo tipo”, avvennero con i Socialisti e Comunisti dell’epoca, allorquando iniziammo ad imbatterci con i Rappresentanti dei Sindacati (CGIL-CISL e UIL).
È altrettanto vero, che, malgrado le persecuzioni poste in essere dagli “sgherri vassalli”, la “Rivoluzione” accelerava testardamente, sempre … senza violenza alcuna!
Alcun Poliziotto dovrà mai dimenticare, che, per avere un aumento di stipendio di LIRE 10.000 … DOVEVA MORIRE UN COLLEGA … e fu, in quell’epoca, che per la prima volta nella storia della Polizia, è stato di fatto realizzato lo SCIOPERO! Protagonisti i Poliziotti della QUESTURA DI VITERBO – I QUALI HANNO CHIUSO IL Portone della Questura Medesima ed in Corteo Tutti e settanta (70) di cui molti in uniforme, volsero alla Prefettura, ove, considerata la Tensione altissima, il Prefetto fu “obbligato” ad incontrarli!
Alcuno ha il Diritto di enunciare Polizia di Stato … Tutti ne hanno il Diritto!
In epoca contemporanea la Classe cosiddetta manageriale istituzionale, si appropria abusivamente di tali conquiste, si impossessa indebitamente di valori che non merita – che non gli appartengono! Negli ultimi decenni la preminenza di questa classe “indirigente” ha vanificato una parte consistente del patrimonio culturale e professionale che i nostri rivoluzionari colleghi hanno offerto in dote … ai colleghi Poliziotti!
Dobbiamo riflettere attentamente, che, la “eccellenza” di questa inabile classe indirigente, ha instaurato una involuzione culturale e professionale, che potremmo paragonarla, senza timore alcuno, alle “Spogliazioni Napoleoniche” , patite dal nostro stupendo Paese!
Giù le mani dalle conquiste dei Carbonari … Giù le indegne mani dalla Polizia di Stato e dai Poliziotti Cittadini!
Nel tormentato Coevo … I Volenterosi Giovani di OSA Polizia, Oseranno … sino all’ultimo, far conoscere e comprendere a tutti, alcuno escluso, che la Gloriosa Polizia di Stato … Non è di proprietà del Capo della Polizia – Né del Ministro dell’Interno – Neanche del Capo di Governo – Neppure del Presidente della Repubblica … La Polizia di Stato è patrimonio dell’Umanità – di Noi Poliziotti e dei Cittadini, ai quali dobbiamo sempre e comunque Garantire la:- Sicurezza, la Dignità, la Salute e la Tranquillità Pubblica!
Avanti Tutta
Che il Futuro Ci Sia Amico!
a.m. del giorno 27 maggio 2025
Il Segretario Nazionale Vicario
Claudio Cianchella
Il Reduce
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