Le attività cognitive empiono le pagine di storia e fecondano le emotività iscritte nella materia che studia le cognizioni umane.  Tuttavia, incredibilmente, alcuno ha conoscenza correlata per sostenere come nascono le idee ed in che modo le medesime si evolvono nell’intelletto.

Abbiamo coscienza che alcuni elementi orientano il nostro percorso conoscitivo, su altrettante interpretazioni elaborate da risposte narrate o vissute. In ogni modo enunciamo caratteristiche percepite comprensibilmente perché trasudano sofferenze, irritazioni, umiliazioni e stati di impotenza, più o meno rilevanti, che variano da soggetto ad individuo.

Così è nata OSA Polizia, così vennero alla luce i Giornali di Franco Fedeli e così nacquero i Carbonari. È una ribellione dell’intelletto, un pensiero inquieto che inizialmente incuriosisce solamente alcune entità, quelle più sensibili, che poi solitamente vengono raggiunte. Sono coloro che non sopportano l’arroganza, il culto della onnipotenza, la ingiustizia, la stupidità, le banalità … la lista è così cospicua, che non diremmo altro di cui invece desideriamo ragionare.

La presa di coscienza, (dopo anni di osservazioni), delle derive del Sindacato – il degrado delle Istituzioni – le vampate dell’imbarbarimento ed il modus lenitivo sociale, hanno eccitato talmente l’energia vitale cognitiva, per concepire che la cosiddetta Riforma di Polizia è stata solamente un primo “Impulso di reale democrazia” inserito nella condizione culturale, decisamente deviata ed assuefatta alle patologie Istituzionali.

Abbiamo rilevato che, malgrado siano trascorsi 44 (quarantaquattro) anni dal processo di democratizzazione nella Polizia, non è maturata la percezione sui principi della dignità umana nel programmare le attività istituzionali, i cosiddetti “Servizi”, sia per gli Operatori che per i Cittadini.

È evidente che sulla dinamica evolutiva, hanno interagito le “forze occulte conservative” energie che, purtroppo, non raramente hanno avuto “successo” e tuttora, disgraziatamente operano, presumibilmente con la complicità di non poche entità delle Istituzioni più o meno verticistiche.

Dobbiamo inevitabilmente ed incredibilmente ragionare a tal punto da asserire che il drammatico momento storico cosiddetto “Covid-19”, sostanzialmente, potremmo definirlo il principio di misurazione eccezionale, finalizzato a verificare, l’ottusità, l’irrazionalità, la corruzione pseudo-mentis e finanziaria delle Istituzioni a livello globale… Una catastrofe planetaria intellettiva dell’Homo Sapiens, che nel futuro, auspichiamo non lontano, riusciremo, con la scorta dei molti dati acquisiti giorno dopo giorno, a definire nei suoi contorni ed incastrare alle loro responsabilità gli autori di siffatto abominio umano.

In questa tempesta intellettiva sociale sono nate le idee, nei momenti terribili umani e sociali si ritrovano i desideri di libertà, i valori della Costituzione, l’orgoglio di Cittadino che viene considerato suddito. Tutto questo ed altro, ha un nome: “Fare Giustizia Insieme”!

OSA Polizia è una delle risposte alle inadempienze, modestie ed irrazionalità della politica e delle Istituzioni.

La domanda è … possiamo invertire tale tendenza?  Forse sì … ma OSA Polizia dovrà espandersi compiutamente per affrontare queste intimidazioni e cambiare lo status involutivo Istituzionale e Sociale.

È un appello o, se vogliamo, una convocazione che rivolgiamo ai Poliziotti.

La delega ad OSA Polizia è una garanzia per i Colleghi e per i Cittadini.