Le sempre più algenti brume che solcano i cieli e le piazze italiche danno un costante segno di instabilità che fan tremar i polsi ed i cuori anche dei più impavidi combattenti.

I soffocanti venti provenienti dalla piana del Serchio misti a quelli della Valle dell’Arno avvisano e portano garanzia di tremebondi declivi giuridici.

La difesa legittima del corpo si volge in uno sbrigativo eccesso, pur di acquietare bramosi palcoscenici di figuri teatranti.

L’assordante silenzio misto al mellifluo ripotar di stampa dei soloni non ha perforato i timpani di questa Organizzazione Sindacale che avvisa la ciurma dei maremoti che si stanno aggrovigliando sempre più e che, dopo aver inondato virulentemente le battige romaniche, si stanno addensando nel golfo di Parthenope per la giornata di domani.

Auspichiamo che il condottiero preposto sia questa volta avveduto e lungimirante e possa esser all’altezza controbattendo con sapienza e scaltrezza le offese delle perturbazioni di piazza, senza intimorirsi e mandare allo sbaraglio la ciurma.