Cari colleghi,

colui che Vi scrive è un nonno della Polizia di Stato, un “irriducibile carbonaro” che sin dalla giovanissima età (all’epoca fresco diciottenne) iniziò la lotta per la smilitarizzazione e la sindacalizzazione dell’ex Corpo delle Guardie di P.S. che, nell’anno del Signore 1966, era impregnato di un regolamento ottusamente militare.

Purtroppo, per ciò che è emerso in questi ultimi decenni, si è persa ogni traccia del sindacato per cui ci siamo battuti. Questo che oggidì farfuglia è una compagine dedita al vassallaggio istituzionale e alla sudditanza governativa, che non ha fatto altro che portare alla “fame” i colleghi, vieppiù sottoponendoli ad innumerevoli umiliazioni gestionali, operative e retributive.

Vi hanno insegnato ad elemosinare finanche gli straordinari, i permessi, le ferie … la dignità svilita in ogni rivolo della vita professionale, le libertà tramutate in volatili concessioni.
Così facendo hanno diffuso paure relazionali che, a loro volta, hanno indotto un’ubbidienza ottusa e cieca verso il quadro dirigenziale, giungendo a rendervi un soggetto da manipolare biecamente.

Nel recente periodo della Pandemia, purtroppo, abbiamo avuto le prove – televisive e testimoniali – di quanto di più vergognoso sia stato architettato dal sindacato, ponendolo nello scranno più alto della vergogna! Ancora rimbombano le terrificanti parole di quel querulo plenipotenziario sindacalista che miseramente si lagnava affinché’, nel più breve tempo possibile, tutti i poliziotti venissero sottoposti alla sperimentazione di un farmaco imperfetto e pericolosissimo, avallando, al contempo, inumane restrizioni e le conseguenziali persecuzioni dei poliziotti ancor in senno di giudizio autonomo.

No, miei cari colleghi, non sono questi i valori che noi “carbonari” Vi abbiamo trasmesso !!!

Questi che Vi sono giunti sono gli escrementi partoriti da miserabili cialtroni che hanno svilito e calpestato i diritti, le libertà, la dignità e la fierezza di essere poliziotti.
Hanno distrutto 15 anni di lotte per i loro personali e loschi scopi di potere.

Non fatevi imbrogliare ulteriormente. Iniziate con il richiedere una precisa e chiara rendicontazione dei milioni di euro che intascano annualmente.
Pregiatissimi soldi che voi sottraete alle vostre preziosissime famiglie.

OSA Polizia, deve essere sostenuta perchè ha raccolto l’integrità dei valori e delle libertà conquistate dai “carbonari”.
OSA Polizia ha già indicato – con la sua breve ma incessante attività sindacale – quale è la via che i poliziotti devono percorrere.
OSA Polizia impersona la realtà tangibile, non quella virtuale (e farlocca) dell’attuale compagine “rappresentativa” sindacale, volta ad una solida garanzia del poliziotto e delle istituzioni.

Sostenere OSA Polizia è un dovere per chi ha giurato sulla Costituzione e di appartenere alla Polizia di Stato.
Avvicinatela ai vostri cuori e alle vostre menti ed inalerete gli effluvi di libertà e della dignità umana quando questa indossa una divisa.

Vi aspettiamo al Convegno Nazionale sulla Sicurezza che si terrà prossimamente alle ore 15:00 del giorno 17 ottobre p.v. presso la Sala Cinema “A. Cerone” in quel di Roma, alla via Natale Balbiani, Municipio VI, Quartiere Tor Bella Monaca.

Sarà un altro appuntamento determinante di OSA Polizia che permetterà di dare una lettura fuori dagli schemi istituzionali della tematica fondante della nostra missione: la Sicurezza.
Evento da non perdere, anche perché equivarrà all’aggiornamento professionale, istituzionalmente previsto dal vigente A.N.Q.
Sarà uno dei tanti progetti di libertà e giustizia per il poliziotto e per il cittadino che OSA Polizia ha in serbo di proporre nei mesi a venire.