
OSA Polizia “Il Reduce” : Quella Maledetta Cogestione – L’Ira del Reduce
Dinanzi ad un “Carbonaro” insignito dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica, non è assolutamente consentito tacere, né restare impassibili, innanzi a una simile degradazione e scempio così palese, di etica Istituzionale e Sindacale!
In più occasioni, l’impavido e generoso Antonio Porto, Segretario Generale di OSA Polizia, mi chiede se io conosca questo o quel personaggio: figure ed entità che tentano di forzare, piegare e riscrivere la storia della Polizia di Stato e del Sindacato. Le mie risposte, non di rado infastidite, si limitano a un “forse”, un “non so”, un “chissà”. Sì, perché da quando sono sceso in “campo” tutti reclamano visibilità, ma ben pochi sono disposti a schierarsi realmente al nostro fianco per combattere una battaglia immane, tenace e durissima.
Non so quanti di loro abbiano conosciuto le “celle di rigore” dell’ex Corpo delle Guardie di P.S., né quanti abbiano trascorso mesi agli “arresti domiciliari”, né tantomeno le decine di trasferimenti subiti “per opportunità”. Ancora in questo giorno, incredibilmente, incombe la nobile reità di aver gridato sentimenti di Libertà e di Dignità Umana.
Ebbene… oggi ho risposto con una fotografia risalente alla “Belle Époque del Movimentismo”: un gruppo di colleghi dei quali, ahimè, troppi combattono ormai altre battaglie in dimensioni diverse. Da quelle immagini emerge l’immane lavoro, autenticamente rivoluzionario, che i nostri antenati carbonari intrapresero con assoluto disinteresse per donare alla Polizia un Sindacato, una Dignità Umana e Professionale.
Sciaguratamente, tutto quel lavoro titanico, quei sacrifici umani e intellettuali, sono stati spazzati via da una compagine indecorosa e spregevole: una vera e propria “dinastia” di impostori che oggi, con la falsità stampata sulla “faccia deretana”, si presentano ai Poliziotti come sindacalisti. È una vergogna enorme.
Non sono altro che ingannatori di mediocre spessore culturale, inclassificabili sul piano sindacale, esistenti solo come presunti “rampanti” dai quali i Poliziotti farebbero bene a liberarsene immediatamente.
Ciò che vi è stato prospettato per decenni non è Sindacato. È una misera ed ignobile forma di “sciacallaggio e delinquenza istituzionale”, che ha tradito il Cittadino contribuente e gli stessi Poliziotti, i quali sottraggono una parte di uno stipendio già umiliante, per essere “rappresentati” da un manipolo di “marioli” senza Patria. Indegni. Responsabili diretti dei salari miseri e delle umiliazioni subite dai Colleghi.
Giù le mani dal Sindacato e dalla Polizia di Stato.
Sia ben chiaro a tutti: la Polizia di Stato non è del Presidente della Repubblica, né del Capo del Governo, né del Ministro dell’Interno, né del Capo della Polizia, né dei Prefetti o dei Questori, come vorrebbero farci credere.
La Polizia di Stato è il Trofeo dei Poliziotti e appartiene a Noi. Perché questi sono i valori per cui abbiamo lottato, in cui abbiamo creduto e continuiamo a credere.
Ribadiamo: abbiamo combattuto per i principi e i valori di Libertà, Dignità Umana e Professionale, per garantire al Cittadino, Sicurezza, Tranquillità Pubblica e per difendere i Poliziotti dalle malefatte dell’Amministrazione.
OSA Polizia non nasce per competere con altri sindacati, ma per cambiare radicalmente il sistema truffaldino della cogestione Sindacato–Amministrazione.
Quello che ci viene esibito è un “Sindacato Giallo”, il sindacato dei padroni, che noi respingeremo con determinazione, tenacia ed energia vigorosa… ai mittenti.
È vero: servirà tempo… molto tempo. Nessuno è immortale. Ma esiste una meravigliosa immortalità: quella dell’Idea.
Che il Futuro Ci Sia Amico!
Aversa (CE) lì, 19 dicembre 2025
Il Segretario Nazionale Vicario
Claudio Cianchella
Il Reduce
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