OGGETTO: V Reparto Mobile di Torino – Violazione art. 81 Legge 121/81
– Richiesta intervento urgente –
Al Signor Capo della Polizia
Direttore Generale della Pubblica Sicurezza
c.a. Pref. Vittorio PISANI
dipps002.0000@pecps.interno.it
Al Signor Direttore Ufficio Centrale Ispettivo
c/o Dipartimento Pubblica Sicurezza
c.a. Pref. Maurizio MASCIPINTO
dipps022.0000@pecps.interno.it
Al Signor Direttore Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti
Speciali della Polizia di Stato
c.a. Pref. Renato CORTESE
dipps012.0600@pecps.interno.it
Al Signor Direttore Direzione Centrale per gli Affari Generali e le Politiche
del Personale
c.a. Pref. Armando FORGIONE
dipps035.0000@pecps.interno.it
All’Ufficio Relazioni Sindacali Dipartimento della Pubblica Sicurezza c/o il Ministero dell’Interno
Vice Pref. D.ssa Maria DE BARTOLOMEIS
dipps001.1000@pecps.interno.it
Ill.me Autorità,
Questa Segreteria Nazionale fa propria, condividendone appieno il contenuto, l’allegata nota della nostra Segreteria Provinciale di Torino con la quale viene segnalato un episodio molto increscioso e di assoluta gravità. Sembrerebbe che il Dirigente del V Reparto Mobile, non nuovo alla violazione del principio di imparzialità in capo ad un Dirigente della Polizia di Stato, nei giorni scorsi abbia consentito in piena campagna elettorale l’accesso alla struttura che ospita la sede del V Reparto Mobile di Torino al candidato alle elezioni per il consiglio regionale del Piemonte Roberto Ravello di Fratelli d’Italia e di sua moglie Paola Ambrogio, Senatrice della Repubblica in carica.
La gravità dei fatti non è sicuramente da rilevare nella visita alla struttura, di cui ci si interroga se fosse ufficiale e/o di mero piacere, ma dal fatto che sembrerebbe, con quella visita, sia stata celata (non troppo) una richiesta di voti a favore del candidato alle regionali Roberto Ravello, rivolta ai dipendenti della Polizia di Stato in servizio nella c.d. “palazzina comandi”.
Quanto segnalato, se corrispondesse a verità, è molto grave, in quanto ci troveremo innanzi ad una violazione della Legge 121/81 art. 81 (Norme di comportamento politico) “Gli appartenenti alle forze di polizia debbono in ogni circostanza mantenersi al di fuori delle competizioni politiche e non possono assumere comportamenti che compromettano l’assoluta imparzialità delle loro funzioni. Agli appartenenti alle forze di polizia è fatto divieto di partecipare in uniforme, anche se fuori servizio, a riunioni e manifestazioni di partiti, associazioni e organizzazioni politiche o sindacali, salvo quanto disposto dall’articolo seguente.[..] di cui il Dirigente del predetto Reparto Mobile non è immune.
Pertanto questa O.S. chiede che venga aperta un’indagine interna al fine di verificare se quanto segnalato corrispondesse a verità, nel caso emergano responsabilità in capo al Dirigente del Reparto Mobile di Torino vengano presi i dovuti provvedimenti.
Infine, a questa O.S: giova precisava che il predetto Dirigente non è nuovo a violare le regole d’imparzialità, come già più volte segnalato da questa O.S. alle SS.VV., tanto che a prova della concretezza delle nostre segnalazioni guarda caso, nei mesi scorsi è stato aperto dal Dirigente del Reparto Mobile di Torino un procedimento disciplinare ad un dipendente, iscritto a OSA Polizia, la cui colpa è stata quella del pieno rispetto delle regole e delle funzioni, peccato che per sua sfortuna la controparte era un stimato (dal Dirigente) sindacalista della Polizia di Stato del territorio.
L’occasione ci è gradita per porgerVi Cordiali Saluti.
Aversa (CE), lì 11 giugno 2024
LA SEGRETERIA NAZIONALE
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