O G G E T T O : Attività Sportiva Terraquea “di servizio”.
= Delucidazioni =
All’Ufficio Relazioni
Sindacali Dipartimento della Pubblica
Sicurezza c/o il Ministero dell’Interno
Vice Pref. D.ssa Maria DE BARTOLOMEIS
Egr. Direttore,
questa O.S. ha appreso che all’VIII Reparto Mobile della Polizia di Stato di stanza in quel di Firenze, i colleghi vengono comandati servizio per attività sportive terraquee ed esattamente per la corsa in pista d’atletica ed il nuoto in piscina.
Tali innovazioni professionali (al momento non si hanno di paritetici ordini di servizio emanati dalle Direzioni dei restanti quattordici Reparti Mobile) necessitano però di chiare e rigide regolamentazioni. Sia a tutela del collega, sia a guarentigia del buon andamento della nostra pubblica amministrazione.
Dapprima sovviene chiederci in quale ganglio delle previste attività di aggiornamento e/o addestramento professionale rientrino tali tipologie di attività sportive.
Una volta inquadrata tale condizione professionale – da incastonarsi inesorabilmente nell’A.N.Q. – andrebbe individuata quale categoria di istruttori sia titolata, e quindi deputata, ad assistere ed impartire lezioni ai colleghi comandati in tali attività fisiche. E come ogni attività di addestramento operativo che si rispetti, bisognerà prevedere che ad ogni istruttore vadano assegnati un massimo di tot colleghi.
Ed ora veniamo all’aspetto che a noi di OSA Polizia più interessa, poiché lo abbiamo impresso nel nostro Dna, la tutela della salute del collega.
Infatti vedersi, dall’oggi al domani, obbligati a svolgere attività fisiche probanti senza alcun accertamento medico-legale preventivo che attesti la compatibilità del collega all’assolvimento di tale ordine di servizio è alquanto pericoloso. In primis per salute del collega ed in secundis per i risvolti medico-legali che si andrebbero a scatenare laddove si verifichino danni alla salute del poliziotto.
Infine vogliamo ricordare che ad oggi – sebbene il Reparto Mobile si annoveri fra i Reparti Speciali della Polizia di Stato – non sono previste, e quindi richieste al collega, particolari condizioni psico-fisiche per accedervi, né tanto meno sono previste delle selezioni d’ingresso (come, invece, avviene per tutte le altre declinazioni dei suddetti Reparti Speciali, fatta eccezione per il Reparto Prevenzione Crimine) pertanto per il poliziotto trovarsi ex-post a sostenere degli addestramenti alquanto probanti per la sua tenuta fisica generale, noi di OSA Polizia, lo valutiamo senza alcun ombra di dubbio una vessazione, che potrebbe essere alquanto umiliante laddove dovessero riscontrarsi delle problematiche di salute.
Codesto Dipartimento ha previsto tutto ciò?
Tal ultima retorica domanda, tende ulteriormente a sottolineare come la Direzione dell’VIII Reparto Mobile di stanza in quel Firenze si sia inerpicata su di un sentiero irto di fondate problematiche gestionali, denotando un’approssimazione che è degna del più raffazzonato dei Dirigenti della Polizia di Stato. Egli, così facendo, dimostra di essere non curante del rischio alla salute cui sottopone i colleghi e non conscio delle inevitabili implicazioni organizzative e gestionali, in seno al Dipartimento, che tali ordini di servizio comportano.
Pertanto questa Segreteria Nazionale di OSA Polizia è più che certa che un tempestivo intervento di codesto Dipartimento ci sarà per sanare questo vulnus gestionale.
Si rimane in attesa di un Vostro esaustivo e pregnante riscontro.
Aversa (CE), lì 12 marzo 2025
La Segreteria Nazionale
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