Al Capo della Polizia
Direttore Generale della Pubblica Sicurezza
c.a. Pref. Vittorio Pisani
dipps002.0000@pecps.interno.it
Al Signor Direttore
della Direzione Centrale per gli Affari Generali
e le Politiche del Personale
Pref.to Armando FORGIONE
dipps035.0000@pecps.interno.it
All’Ufficio Relazioni Sindacali
del Dipartimento della Pubblica Sicurezza
c/o il Ministero dell’Interno
alla c.a. del Vice Pref.to
Dott.ssa Maria DE BARTOLOMEIS
dipps001.1000@pecps.interno.it
e, p.c.
Al Dirigente V Reparto Mobile – Torino
c.a. D.ssa Iolanda SERI
dipps605.0000@pecps.poliziadistato.it
Egr. Entità,
questa Organizzazione Sindacale Autonoma – OSA Polizia – denuncia con forza e fermezza gli ennesimi episodi di palese abuso e violazione sistematica dei diritti del personale di Polizia, riguardante la negazione immotivata ed arbitraria dei giorni di congedo straordinario per:
Tali pratiche gestionali, segnalate da numerosi colleghi in servizio presso diversi uffici territoriali e reparti operativi – in particolare ci teniamo a segnalare che tale assurda violazione raggiunge l’apice della sopraffazione dispositiva al V Reparto Mobile di Torino – rappresentano una condotta inaccettabile e contraria ad ogni normativa vigente, oltre a compromettere la tutela della salute psicofisica degli operatori di Polizia.
Il tutto in perfetta discrasia con la paventata sensibilizzazione dell’Amministrazione per una nuova concezione della Prevenzione Sanitaria, quale elemento basilare per un perfetto rapporto uomo/lavoro.
Filone concettuale che viene estrinsecato dall’Amministrazione in più Convegni all’uopo organizzati come, ad esempio, quello tenutosi al IV Reparto Mobile di Napoli nel mese di maggio ultimo scorso.
Giova ricordare che l’attuale normativa di specie vigente prevede che;
Come se il mancato rispetto di queste basilari normative non fosse già di per sé attestante della conclamata ignoranza legislativa da parte degli uffici che hanno in carico la gestione di queste precise esigenze del personale, dobbiamo denunciare l’ulteriore vessazione che si estrinseca nell’impiego dei colleghi richiedenti tali istituti giuridici con l’impiego degli stessi in turni serali nelle medesime giornate in cui devono attendere alle loro esigenze sanitarie, familiari e/o personali.
Vieppiù abbiamo contezza che sebbene i colleghi – per lo spirito collaborativo/gestionale che nutrono nei confronti dell’amministrazione e non per indifferibili obblighi giuridici – abbiano avvisato con congruo anticipo l’Amministrazione delle loro inderogabili esigenze sanitarie, si sono ritrovati con un perentorio diniego della fruizione di un loro sacrosanto diritto, a cui si è aggiunta la beffa di un impego operativo in fascia serale.
Tale comportamento, reiterato e con arroganza imposto, è in violazione delle circolari:
A complemento della nostra analisi, riportiamo alcuni riferimenti giurisprudenziali di rilievo:
In virtù di quanto sopra escusso, OSA Polizia diffida formalmente l’Amministrazione dal continuare a disapplicare normative chiare, lapalissiane e consolidate dalla giurisprudenza.
È intollerabile che in una istituzione dello Stato vengano ignorati dei diritti tutelati – come la salute e la solidarietà sociale – ancorché da leggi di merito, dalla nostra suprema Legge: la Costituzione della Repubblica Italiana.
Alla luce di quanto sopra riportato, chiediamo con urgenza:
OSA Polizia si riserva di attivare ogni azione legale e sindacale a tutela dei diritti dei colleghi, inclusi esposti all’Ispettorato del Lavoro, ricorsi al TAR e segnalazioni agli organismi di vigilanza.
La legge e la dignità non si calpestano. Si rispettano.
Che il Futuro ci sia Amico!
Aversa (CE), lì 19 giugno 2025
La Segreteria Nazionale
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