VIII Reparto Mobile Firenze – Malcontento del personale e criticità varie.
– Richiesta di intervento URGENTE –
All’Ufficio Relazioni Sindacali Dipartimento della Pubblica Sicurezza c/o il Ministero dell’Interno
alla c.a. del Vice Pref.to Dott.ssa Maria DE BARTOLOMEIS
dipps001.1000@pecps.interno.it
Egregio Direttore,
La Segreteria Provinciale di Firenze ci ha segnalato un malcontento generalizzato tra i colleghi nonché diverse criticità che interessano il VIII Reparto Mobile, dove si è tentato un approccio interlocutorio con la direzione senza che questa abbia mai dato possibilità di un confronto con i nostri dirigenti sindacali.
Le segnalazioni giungono numerose e coinvolgono ogni aspetto della vita organizzativa e professionale degli operatori del Reparto ai quali è dovuto il rispetto delle norme a loro tutela, soprattutto di quel ANQ nato proprio per la salvaguardia del benessere dei lavoratori e delle lavoratrici della Polizia di Stato.
Nella fattispecie, sembrerebbe che, vi sia un frequente ricorso al Ticket sia nei servizi di O.P. in sede che in quelli fuori sede, in luogo di un più consono e dignitoso vitto con le modalità ordinarie.
Il nostro corsivo non ha il carattere della vergata ampollosa ma è un semplice riporto della circolare ministeriale avente numero di Protocollo 0007990 del 16/04/2024, ove si enucleano con chiarezza quali siano le priorità cui deve attenersi l’Amministrazione per quanto concerne la somministrazione del pasto al personale impiegato in servizi di ordine pubblico.
Purtroppo dobbiamo constatare che la Direzione del predetto Reparto insiste con pervicacia nell’errore di distribuire i Ticket Restaurant ad ogni piè sospinto, anziché relegare tale soluzione alla extrema ratio applicativa, così come chiaramente spiega la circolare sopraindicata.
Questa continua vessazione, oltre a comportare un indecoroso comportamento della Direzione, è di fatto un attentato alle già esigue facoltà economiche del portafoglio del poliziotto. Infatti aver la pretesa che con la somma di 7,00 € si possa attendere all’acquisto di un pasto ordinario (ossia bilanciato nelle sue componenti nutritive) è semplicemente anacronistico. Vieppiù che questo dannato fogliettino elettronico di pasto verrà elargito con magnanimità dall’Amministrazione nel medesimo giorno previsto dalla cambiale-pagherò. Poi, a metter la ciliegina sulla torta, ci si presta l’Ufficio Motorizzazione che, relegando al minimo del minimo sindacale la prevista e costante pulizia ed igienizzazione dei veicoli di servizio, fa sì che la consumazione dei pasti (ripetiamolo: acquistati dai colleghi) avvenga in condizioni indecorose.
Come se non bastasse, affianco a tutta questa assurdità gestionale sopra esposta, abbiamo quella, di non meno conto, della concessione del congedo ordinario o dei recuperi riposi. Tale aspetto gestionale, che dovrebbe essere una mera ratifica atta a soddisfare le umane esigenze del collega, diventa, nella prassi adottata dalla Direzione, una ghigliottina con cui si decide della “vita-o-della-morte” del collega con nonchalance. Vengono anteposte le stra-vendute “esigenze di servizio” quando queste raramente hanno la pre-condizione dell’emergenza imprevista ed imprevedibile.
Poiché non ci facciamo mancare nulla, abbiamo constatato come l’attribuzione dei servizi di O.P. in sede o fuori sede non segua alcuna logica (come ad esempio una equa ripartizione dei carichi di lavoro) ma avvenga seguendo le paturnie di chi gestisce la determinazione dei servizi, con l’avallo della (sempre lei!) Direzione.
Procedendo nell’analisi delle discrasie attuative poste in essere dalla Direzione, abbiamo constatato che i dipendenti degli uffici – pur dovendo lavorare dietro ad una scrivania per diversi giorni al mese – raggiungono gli stessi volumi di ore di lavoro straordinario dei colleghi in compagnia che stanno sempre con la valigia in mano. Vuoi vedere che ciò dipenda da una errata attuazione delle chiare e dirimenti circolari ministeriali emanate in merito all’argomento?
A corollario di quanto sopra evidenziato vi è anche la situazione cervellotica secondo cui i colleghi capisquadra devono abbarbicarsi nelle strategie più disparate per venire a conoscenza della tipologia del servizio da svolgere e con ciò che comporterà per i colleghi tutti, sia dal punto di vista operativo che da quello meramente logistico ed organizzativo.
Ultima annotazione, ma non per livello di attenzione, è la situazione alloggiativa dei colleghi presso la struttura “Il Magnifico” che, pur non essendo gestita dalla Direzione del Reparto, presenta diverse criticità strutturali, impiantistiche e organizzative.
I colleghi del Reparto ivi alloggiati devono sobbarcarsi ogni dì il carico di tutto il materiale di O.P. in dotazione personale per diversi piani a piedi (l’edificio in questione consta di otto livelli) poiché dei numerosi ascensori in dotazione solo uno è funzionante. A ciò si aggiunge la ormai cronica inefficienza degli impianti di condizionamento/riscaldamento e di quelli idrici. Infine, giusto per non farci mancare nulla, tutta questa mastodontica e sensibile struttura è vigilata da due o tre colleghi appartenenti al ruolo degli Agenti ed Assistenti senza che li stessi siano coordinati e diretti da un appartenente al ruolo dei Sovrintendenti.
Se quanto sopra enucleato non fosse tristemente veritiero, sarebbe una perfetta sceneggiatura per quelle sit-commedy in cui, nel finale, si ride a crepapelle. Ma, ahinoi, siamo in presenza di un brutto gioco fatto sulla pelle della dignità dei colleghi.
Si resta in attesa di immediati, necessari ed inderogabili riscontri. L’occasione ci è gradita per porgerVi Cordiali Saluti.
Aversa (CE), lì 17 luglio 2024
LA SEGRETERIA NAZIONALE
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