Al Questore di Siena
c.a. dott. Ugo ANGELONI
dipps175.00F0@pecps.poliziadistato.it
Al Dirigente VIII Reparto Mobile – Firenze
c.a. Dott. Francesco TROZZI
dipps608.0000@pecps.poliziadistato.it
e, p.c.
All’Ufficio Relazioni Sindacali
del Dipartimento della Pubblica Sicurezza
c/o il Ministero dell’Interno
alla c.a. del Vice Pref.to
Dott.ssa Maria DE BARTOLOMEIS
dipps001.1000@pecps.interno.it
Egr. Entità,
questa Segreteria Nazionale di OSA Polizia, a seguito di segnalazione pervenuta dalla Segreteria Provinciale di Firenze, intende portare alla vostra attenzione quanto accaduto in occasione della consumazione dei pasti da parte del personale del Reparto Mobile di Firenze presso la mensa universitaria dell’Università degli Studi di Siena.
Pur ritenendo, in via preliminare, che tale scelta sia stata adottata nel rispetto dei protocolli normativi vigenti in materia di convenzioni per il vitto del personale, non possiamo esimerci dal sottolineare le criticità emerse in termini di buon senso gestionale e, soprattutto, di opportunità emotiva e relazionale nei confronti dei colleghi coinvolti.
È stato infatti segnalato come, durante la fruizione del pasto, gli operatori della Polizia di Stato si siano trovati a stretto contatto con la popolazione studentesca universitaria, ambiente che – come documentato dalle cronache e dai recenti eventi di piazza – si è più volte contraddistinto per atteggiamenti ostili e manifestazioni apertamente contrarie alla presenza delle Forze dell’Ordine, in particolare dei Reparti Mobili.
Tale scelta logistica, lungi dal favorire un momento di ristoro e distensione al termine di estenuanti turni svolti per lo più sotto il sole cocente dell’estate toscana, ha invece posto i colleghi in una condizione emotivamente e psicologicamente spiacevole, se non potenzialmente rischiosa. È solo grazie all’alto senso del dovere e al rigoroso autocontrollo degli operatori che si è evitato il degenerare di eventuali provocazioni in situazioni di tensione.
Riteniamo che tale decisione amministrativa – oltre a non tener conto del clima oggettivamente conflittuale che si può riscontrare in certi ambienti accademici – appaia del tutto inadeguata sotto il profilo della tutela del benessere del personale. La mensa rappresenta, in un contesto di servizio fuori sede, un momento fondamentale di recupero psicofisico e dignità professionale; imporre tale fruizione in un contesto “surreale”, come quello descritto, ci sembra scelta quantomeno infelice e da riconsiderare per il futuro.
Alla luce di quanto sopra, si chiede formalmente al Signor Questore di Siena di fornire sollecite e dettagliate delucidazioni in merito alla convenzione stipulata per la somministrazione dei pasti presso la suddetta mensa universitaria, nonché di valutare soluzioni alternative maggiormente consone alla particolare natura del servizio svolto dal personale impiegato.
Parimenti, si chiede al Dirigente del Reparto Mobile di Firenze quali azioni siano state adottate, nella sua qualità di datore di lavoro, a tutela della sicurezza, della serenità e della dignità professionale del proprio personale distaccato.
Qualora non si pervenisse ad un riscontro esaustivo e circostanziato della presente comunicazione, questa Segreteria si riserva di investire formalmente il Direttivo Nazionale affinché valuti ogni opportuna iniziativa sindacale volta a tutelare i colleghi e stigmatizzare scelte gestionali che riteniamo lesive del loro benessere e decoro professionale.
Che il Futuro ci sia Amico!
Aversa (CE), lì 07 luglio 2025
La Segreteria Nazionale
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