DEPOSITATO IL RICORSO PER L’ACCERTAMENTO DELLA NATURA DISCRIMINATORIA DELLA SOSPENSIONE DAL LAVORO E DALLA RETRIBUZIONE PER L’INADEMPIMENTO ALL’ OBBLIGO VACCINALE PREVISTO DAL D.L. 44/2021.
O.S.A. Polizia è lieta di annunciare che nello scorso mese di luglio il team di legali dell’associazione Avvocati Liberi (ALI) United Lawers for Freedom – su mandato della Segreteria Nazionale e dopo un’intensa fase di studio – ha depositato presso il Tribunale Regionale Amministrativo per la Campania sede di Napoli il ricorso contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri e Ministero dell’Interno per l’accertamento della natura discriminatoria della disposizione di cui all’art.4-ter Decreto-Legge 1 aprile 2021 n.44 – convertito con modificazioni dalla L. 28 maggio 2021, n.76 e ss.mm. e/o ii. – in relazione al Decreto-Legislativo 9 luglio 2003 n.216 recante l’attuazione della direttiva n.2000/78/CE per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro e della Direttiva n.2014/54/UE relativa alle misure intese ad agevolare l’esercizio dei diritti conferiti ai lavoratori nel quadro della libera circolazione dei lavoratori. La lesione riguarda i diritti aventi rilevanza Costituzionale (in primis il lavoro e la dignità individuale) perciò essa assumerà un valore “economico” il cui ammontare potrà variare a seconda di come e quanto tale discriminazione sarà ritenuta grave dal Giudice, nonché per l’ordine di cessazione di ogni comportamento, condotta e/o atto discriminatorio ancora sussistente da impartire all’Amministrazione datoriale resistente. E per la rimozione degli effetti discriminatori causati dall’esecuzione e dall’applicazione dell’art. 4-ter D.L. 44/21 ai sensi D.Lgs. 216/03 e della Direttiva n.2014/54/UE, con il risarcimento del danno.
L’azione promossa direttamente da OSA Polizia, in nome e per conto esclusivamente dei propri iscritti, ha visto la partecipazione di in un nutrito gruppo di colleghi cosicché è stato possibile rendere più agevole provare le modalità, la natura e l’entità della discriminazione soggettivamente patita.
I costi del giudizio saranno a totale carico della Segreteria Nazionale, ciononostante – facendo sempre fede alla schiettezza del nostro modo di agire – i nostri iscritti hanno contribuito con il versamento di una piccola quota di partecipazione e conferito una Procura Speciale ad agire al legale rappresentate del sindacato, in modo da aiutarci nel sostenere con tempestività l’iniziativa giudiziaria che, qualora venga accolta, aprirà la strada al risarcimento del danno per tutti i colleghi sospesi, discriminati ed umiliati per le proprie scelte individuali.
Aversa (CE), lì 19 agosto 2024 LA SEGRETERIA NAZIONALE
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