Egregio Dirigente,

con questa lettera intendiamo esprimere il nostro profondo sdegno e la nostra indignazione per la vile e tempestiva apertura di un procedimento disciplinare a carico del nostro Segretario Generale Provinciale di Firenze, avvenuta incredibilmente il giorno successivo alla sua nomina.

Un atto che non può in alcun modo essere considerato casuale, tanto meno imparziale, considerata la sua palese estraneità rispetto ai compiti e alle responsabilità sindacali del collega coinvolto. Appare evidente che tale iniziativa non scaturisca da una reale mancanza disciplinare, bensì come un chiaro segnale politico-sindacale, diretto alla nostra sigla, che in più occasioni ha dimostrato attenzione, fermezza e spirito critico nei confronti della gestione del personale da parte della Dirigenza dell’VIII Reparto Mobile.

Questa scelta, grave nella forma e nel merito, rischia di compromettere ulteriormente il clima lavorativo all’interno del Reparto, già segnato da tensioni e da continue segnalazioni riguardanti la gestione del personale, la qualità della vita lavorativa e il rispetto della dignità degli operatori.

Le ricordiamo che l’Istituzione che rappresentiamo si fonda su valori di giustizia, equità, e rispetto reciproco, che non possono essere piegati ad azioni ritorsive o intimidatorie verso chi esercita liberamente e legittimamente il proprio mandato sindacale.

Proprio per questo motivo, da oggi saremo ancora più attenti, scrupolosi e determinati nel monitorare e nel denunciare ogni singola mancanza, ogni comportamento non conforme, ogni azione che tradisca lo spirito di servizio e l’esempio che un Dirigente dovrebbe offrire alla Polizia di Stato e alle donne e agli uomini che quotidianamente ne onorano la divisa.

Il nostro impegno sarà proporzionale alla gravità del gesto da lei compiuto. Non arretreremo di un millimetro nel difendere i diritti e la dignità dei colleghi, così come continueremo a pretendere rispetto per il ruolo sindacale e trasparenza nell’azione amministrativa.