Inaccettabili organizzazioni, gestioni ed attuazione delle direttive operative dei servizi di O.P. – Richiesta Intervento –

8 Dicembre 2023

Alla Direzione Centrale per la Polizia Stradale, 

Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i 

Reparti Speciali della Polizia di Stato 

 Servizio Reparti Speciali 

Dott. Renato CORTESE 

dipps012.0600@pecps.interno.it 

All’Ufficio Relazioni Sindacali 

Dipartimento della Pubblica Sicurezza  

c/o il Ministero dell’Interno 

Vice Pref. D.ssa Maria DE BARTOLOMEIS 

dipps001.1000@pecps.interno.it 

Ill.me Autorità, 

A questa Organizzazione Sindacale sono giunte notizie alquanto allarmanti inerenti la gestione di un paio di Servizi di Ordine e Sicurezza Pubblica che, nei giorni addietro, hanno riguardato le Questure di Torino e di Caserta. 

A tal proposito si confuti la nota diramata dalla nostra Segreteria Provinciale del capoluogo piemontese che, ad ogni buon conto, alleghiamo alla presente. 

Pertanto nello specifico ci riferiamo ai servizi preposti per il “Volantinaggio del F.U.A.N.” – riguardante la Questura piemontese – e l’incontro di calcio Casertana-Foggia – afferente la Questura campana. 

In entrambe le situazioni abbiamo potuto riscontrare – dalle dirette testimonianze dei colleghi impiegati – di come la catena di comando (da noi tanto auspicata nella precedente missiva del 12 ottobre u.s.) sia risultata in più riprese fallace, sia per quanto riguarda un omogeneo ed organico impiego delle forze in campo, sia per quanto attiene le disposizioni operative da attuarsi per fronteggiare la furia scalmanata degli aggressori (antagonisti politici nei fatti di Torino e ultras di tifoserie nelle vicende di Caserta). 

Sebbene a Caserta erano presenti più di una mezza dozzina di squadre del Reparto Mobile (nonché vi era l’aggiunta di componenti, sempre inquadrate, di altre forze di polizia) non si è riusciti ad evitare, ad esempio, che i tifosi ospiti divellessero una cancellata al fine di invadere il terreno di gioco, quando invero i segnali premonitori di cotanta aggressività degli ultras erano ben noti sin dal loro arrivo sul suolo campano. 

Si è assistito ad un continuo tergiversare per quanto concerne le direttive operative da prendersi, né si è data la giusta considerazione ai segnali della montante aggressività degli ultras che i vari capisquadra – dall’alto della loro decennale esperienza operativa – più volte riportavano per le vie brevi ai loro funzionari di riferimento.

sito: www.osapolizia.com email: osapolizia@gmail.compec: osapolizia@legalmail.it 

La Segreteria Nazionale 

In quel di Torino, invece, si è raggiunto l’apice della discordanza gestionale tra ciò che viene encomiabilmente insegnato nei vari corsi di formazione ed aggiornamento all’Ordine Pubblico e quanto, di fatto, obbligato a porre in essere dai funzionari responsabili dello specifico Servizio di Ordine e Sicurezza Pubblica. 

Le “Aree di salvaguardia” fra il reparto schierato ed i manifestanti non vengono assolutamente garantite – sebbene più volte sollecitate dai vari capisquadra – cosicché da imporre ai colleghi un continuo, logorante e pericoloso contatto ravvicinato scudo/manifestante che, giocoforza, determina situazioni di grave soccombenza per gli operatori dei Reparti Mobile. 

Se poi vi aggiungiamo la scellerata azione di un funzionario che, anziché tutelare in primis l’incolumità dei colleghi ne determina la loro lesione fisica, beh!, si raggiunge l’apoteosi del non sense operativo. Possiamo benissimo capire che le convulse fasi che precedono il precipitare di un già precario equilibrio fra le forze in campo sia di difficile gestione ma, giammai, si deve arrivare all’obnubilamento del focus della nostra azione. 

Ahinoi, la scollatura che sempre più sovente si registra fra le precise indicazioni impartite dalla nostra stessa amministrazione – per mezzo e tramite delle suindicate strutture formative – e le disposizioni operative imposte dalla direzione sul campo dei vari contesti lavorativi non la si può più attribuire a fatali coincidenze, bensì siamo in presenza di una di queste due condizioni: sostanziale impreparazione tecnico-operativa del personale dirigente oppure si pone in atto il totale asservimento ad altre dinamiche gestionali che, perdonateci la nostra stoltezza, a noi sfuggono nella loro essenza. Tertium non datur

A corollario di quanto avvenuto in entrambi i contesti operativi portati ad esempio in questo scritto, duole constatare come vi siano ancora alcune figure operative che, pur lavorando in abiti civili, omettano di indossare il casco di protezione creando ulteriore confusione nel bailamme degli scontri. 

Non vorremmo in futuro ritornare sull’argomento, poiché ciò dimostrerebbe che il problema della gestione del personale inquadrato addetto all’Ordine Pubblico è decisamente sottovalutato da codesta Amministrazione. 

Questa O.S. è certa che tale riflessione venga recepita anche dalle SS.VV., ci auspichiamo una  maggiore attenzione da parte di chi di dovere affinchè non si verifichino più le situazioni innanzi  descritte, perché, come già più volte evidenziato da questa O.S., è obbligo dell’Amministrazione far  lavorare le donne e gli uomini della Polizia di Stato in un clima organizzativo favorevole che,  incoraggi il raggiungimento degli obiettivi prefissati dall’Amministrazione, in termini di efficienza,  efficacia e produttività. 

In attesa di un cortese riscontro, l’occasione ci è gradita per porgerVi Cordiali Saluti. 

Aversa (CE), 8 Dicembre 2023 

SEGRETERIA PROVINCIALE DI TORINO 

Torino, 5 Dicembre 2023 

ALLA SEGRETERIA NAZIONALE PER L’INOLTRO AL DIPARTIMENTO REPARTI SPECIALI E ALL’UFFICIO RELAZIONI SINDACALI  

Oggetto: Pessima gestione del servizio di O.P. 

Nella giornata odierna presso il Campus di Torino ove erano impiegate diverse  squadre del Reparto Mobile per un volantinaggio posto in essere da appartenenti al FUAN, già notoriamente contestato da gruppi antagonisti, i colleghi sono stati tenuti  per oltre un’ora a contatto con i manifestanti e lasciati a ricevere immobili uova e  farina in balia di una cattiveria gratuita posta in essere da facinorosi contestatori che  come se non bastasse li aggredivano costringendoli alla carica.  

Durante gli scontri rimanevano feriti diversi colleghi e un funzionario. È notorio che con certe categorie l’attendismo oltre a essere deleterio, risulta anche  essere pericoloso per l’incolumità dei poliziotti, specialmente ordinare ai Reparti  schierati di indietreggiare li espone a rischi derivanti dall’intendimento che nella  psicologia le masse percepiscono tale indietreggiamento come una debolezza che li  potrebbe incitare ad attaccare gli operatori di polizia come poi è avvenuto oggi. Chiediamo con forza che i manifestanti non stiano più a contatto degli scudi ma che il  personale Digos li costringa a mantenere la distanza, la cosiddetta zona di  rispetto(come già ribadito durante l’aggiornamento professionale svolto dai  funzionari della Questura presso il V Reparto Mobile), affinché il personale non  venga aggredito o fatto oggetto di lancio di oggetti che oggi erano uova e farina, ma  non possiamo escludere eventualità più gravi come acido o benzina. Poiché sensibile a queste problematiche questa segreteria provinciale rimane in attesa  di sviluppi. 

Si coglie l’occasione per porgere distinti saluti. 

La Segreteria Provinciale

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