Caro Ministro,
lei ha dichiarato che la politica non deve entrare nella gestione della sanità pubblica, perché appartiene ai cittadini. Bene, allora sia conseguente: la sanità pubblica non deve appartenere né alla politica né, peggio ancora, alle case farmaceutiche.
Se lei è davvero un tecnico, come ama definirsi, ci garantisca che:
• nessun Ministro della Salute posa possedere azioni o interessi in società farmaceutiche;
• nessuna azienda privata finanzi Università, enti regolatori, ospedali o singoli medici;
• l’AIFA, che negli ultimi anni ha collezionato più disastri che successi, torni a essere un organismo al servizio della salute pubblica e non un ufficio di rappresentanza delle industrie.
Solo così potrà esistere un sistema sanitario pubblico pulito, trasparente e indipendente, sostenuto unicamente dalle tasse dei cittadini.
Altrimenti, Ministro, non ci prenda in giro: la politica non solo ha il diritto, ma il dovere di controllare il suo operato e quello di ogni istituzione che dipende dal suo dicastero. Perché quando la sanità è piegata agli interessi privati, chi ne paga il prezzo sono i cittadini.
Ad oggi, il suo insediamento non ha portato alcun miglioramento visibile. Al contrario: l’unica sua grande “riforma” è stato lo scudo penale permanente, lo stesso che durante la pandemia ha protetto scelte e decisioni discutibili. Oggi quello scudo non difende la salute dei cittadini, ma mette al riparo lei e i suoi colleghi da ogni responsabilità.
Ministro, i cittadini non hanno bisogno di un custode degli interessi delle lobby, ma di un garante del diritto costituzionale alla salute. Se davvero vuole dimostrare che la politica deve restarne fuori, allora abbia il coraggio di tagliare ogni legame tra sanità pubblica e affari privati.
Fino ad allora, le sue parole restano solo retorica. E noi continueremo a considerarla non un tecnico, ma l’ennesimo ingranaggio di un sistema che ha trasformato il diritto alla cura in un mercato da sfruttare.
I cittadini italiani non sono più disposti a essere sudditi.
Un Servitore del Popolo, ma mai Servo!
Che il Futuro ci sia Amico!
Aversa (CE), lì 13 settembre 2025
Il Segretario Generale Nazionale OSA Polizia
Antonio Porto
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