
OGGETTO: Richiesta di chiarimenti in merito alla disposizione del Dirigente dell’VIII Reparto Mobile di Firenze sui riposi compensativi e aggiuntivi – Violazioni dell’Accordo Nazionale Quadro e dei diritti del personale di Polizia di Stato.
Alla Direzione Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato Pref. Renato Cortese dipps012.0000@pecps.interno.it
All’Ufficio Relazioni Sindacali Dipartimento della Pubblica Sicurezza c/o il Ministero dell’Interno Vice Pref. D. ssa Maria DE BARTOLOMEIS dipps001.1000@pecps.interno.it
Egr. Direttore,
nel corso dell’incontro tenutosi nel mese di luglio scorso, questa Organizzazione Sindacale ebbe modo di presentarsi non già come un gruppo di “Dirigenti Sindacali”, ma come “Poliziotti che nel tempo libero si occupano di fare Sindacato”.
Riteniamo oggi opportuno richiamare quella frase di presentazione, affinché sia chiaro che ogni nostra osservazione nasce da un profondo senso di appartenenza alla Polizia di Stato e da un altrettanto profondo rispetto per l’Istituzione che rappresentiamo. Tuttavia, proprio in virtù di questo rispetto, non possiamo esimerci dal denunciare comportamenti e atti amministrativi che tradiscono quello spirito di servizio e di equità che dovrebbe ispirare chiunque rivesta funzioni di responsabilità.
Siamo stanchi di dover intervenire ogni volta di fronte a atteggiamenti da “Marchese del Grillo”, che paiono dimenticare che la Polizia di Stato non è una “azienda privata” nelle mani di qualcuno, ma una Istituzione gloriosa fondata su regole, diritti e doveri condivisi.
In particolare, si fa riferimento alla disposizione prot. n. 0012472 del 6 novembre 2025, a firma del Primo Dirigente dell’VIII Reparto Mobile di Firenze, Dott. Francesco Trozzi, avente ad oggetto: “Riposi Compensativi – Riposi Aggiuntivi L. 937/77. Precisazioni richiesta e fruizione”, segnalataci dalla nostra Segreteria Provinciale di Firenze.
Tale disposizione introduce vincoli e modalità di richiesta e fruizione dei riposi compensativi e dei riposi aggiuntivi ex L. 937/77 che eccedono le prerogative dirigenziali e violano norme e accordi di rango superiore, in particolare:
1. l’art. 17 dell’Accordo Nazionale Quadro (A.N.Q.), che disciplina la fruizione dei riposi compensativi in modo non subordinato a scadenze imposte unilateralmente;
2. l’art. 36 della Costituzione, che tutela il diritto irrinunciabile al riposo; 3. il D.P.R. 164/2002, che recepisce il principio di non decadenza automatica dei diritti maturati ove non imputabile al dipendente la mancata fruizione. La disposizione introduce inoltre obblighi e decadenze non previsti dall’ordinamento, come la richiesta “a cadenza mensile” dei riposi, la decadenza automatica del diritto decorso l’anno di maturazione e la fruizione “d’ufficio” da parte della Direzione. Tali previsioni risultano in contrasto con la normativa vigente e con la giurisprudenza consolidata (T.A.R. Lazio, Roma, Sez. I-ter, n. 9782/2018; Cons. Stato, Sez. IV, n. 4076/2019), secondo cui il diritto al riposo compensativo non può essere subordinato a termini decadenziali imposti unilateralmente dall’Amministrazione né negato in modo da vanificarne la funzione di recupero psicofisico.
Per tali motivi, si chiede formalmente:
1. Verificare la legittimità della disposizione emanata dal Dirigente dell’VIII Reparto Mobile di Firenze, valutandone la conformità alle disposizioni dell’A.N.Q. e della normativa vigente;
2. Chiarire ufficialmente se sia consentito ai dirigenti di reparto introdurre unilateralmente limiti temporali o vincoli di fruizione dei riposi compensativi e dei
permessi ex L. 937/77;
3. Disporre l’immediata sospensione o rettifica della disposizione in questione, in attesa di chiarimenti interpretativi da parte del Dipartimento.
Come Organizzazione Sindacale riteniamo tale disposizione lesiva dei diritti dei poliziotti, in contrasto con la ratio dell’A.N.Q. e potenzialmente idonea a creare disparità di trattamento tra uffici della Polizia di Stato.
Chiediamo quindi un intervento immediato e univoco della Direzione Centrale per ristabilire correttezza, uniformità applicativa e rispetto delle prerogative sindacali.
Si rimane in attesa di un Vostro esaustivo e pregnante riscontro.
Aversa (CE), lì 10 novembre 2025
Il Segretario Generale Nazionale
Antonio PORTO
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