
OGGETTO: Preoccupazioni del Sindacato OSA Polizia sulla proposta di riforma penale e sull’uso improprio dello strumento del DDL.
Al Ministro della Giustizia
Dott. Carlo NORDIO
gabinetto.ministro@giustiziacert.it
Ill.mo Ministro
Il Sindacato OSA Polizia esprime la propria profonda preoccupazione per le notizie apparse sulla stampa, in particolare sull’edizione odierna de Il Fatto Quotidiano, riguardanti la riforma che il Ministro della Giustizia intende introdurre tramite Disegno di Legge , con il quale verrebbero apportate modifiche sostanziali alle norme sull’arresto e sulla custodia cautelare.
Una simile riforma, se confermata nei termini descritti, rappresenterebbe un grave passo indietro nella tutela della sicurezza pubblica e nella capacità operativa delle forze dell’ordine, già messe a dura prova da carenze strutturali e normative.
Non solo: l’utilizzo di un DDL “snello”, senza il pieno e approfondito coinvolgimento del Parlamento, appare come l’ennesimo tentativo di esautorare il dibattito democratico su questioni di altissimo rilievo costituzionale.
La storia della nostra giustizia insegna — basti ricordare le criticità nate dopo la legge Vassalli–Pisapia — che le riforme della procedura penale, se non condivise e ponderate, finiscono per disarmare le forze dell’ordine e indebolire la capacità dello Stato di garantire la sicurezza dei cittadini.
Il sindacato OSA Polizia chiede pertanto che:
1. Ogni riforma del codice penale o di procedura penale sia sottoposta al pieno esame Parlamentare, con audizioni pubbliche di esperti, magistrati, avvocati e rappresentanti delle forze dell’ordine;
2. Siano sospesi i procedimenti d’urgenza che riducono il confronto democratico e che rischiano di generare confusione normativa;
3. Il Governo orienti gli investimenti non verso strumenti militari o finanziamenti a paesi in conflitto, ma verso il rafforzamento della giustizia interna: accelerazione dei processi, potenziamento del personale, ammodernamento delle strutture carcerarie e riapertura degli istituti penitenziari già completati o in fase di costruzione;
4. Si restituisca dignità e certezza operativa alle forze dell’ordine, garantendo strumenti normativi chiari e coerenti, anziché ulteriori restrizioni che minano l’efficacia dell’azione di polizia e il principio di legalità sostanziale.
La sicurezza dei cittadini non si tutela togliendo strumenti a chi la garantisce ogni giorno sul campo, ma costruendo un sistema giudiziario rapido, equo e funzionante.
Il Sindacato OSA Polizia ribadisce con forza che la democrazia non si difende con decreti o scorciatoie legislative, ma attraverso il rispetto delle istituzioni, della Costituzione e del lavoro di chi serve lo Stato con dedizione e sacrificio.
Per queste ragioni, OSA Polizia invita il Ministro Nordio ad aprire un confronto immediato e trasparente con le rappresentanze sindacali e professionali del comparto sicurezza, prima di procedere a qualsiasi iniziativa normativa che potrebbe avere effetti irreversibili sull’equilibrio tra giustizia, sicurezza e diritti dei cittadini.
Aversa (CE), lì 20 ottobre 2025
La segreteria Nazionale
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